Aperol: storia e curiosità
L’Aperol è l’aperitivo alcolico italiano più conosciuto al mondo!
L’azienda liquoristica è stata fondata da Giulio Barbieri ed ereditata dai figli Luigi e Silvio nel 1912. I fratelli Barbieri (influenzati dal movimento liberty) trasformano i loro prodotti, lanciando sul mercato L’Aperol nel 1919 alla fiera di Padova. Nel periodo post bellico si diffonde come consumo nella nuova classe sociale che vuole ritrovare leggerezza e divertimento.
Nel 1950 la ricetta viene cambiata e rimane da allora invariata, diventando popolare grazie agli spot televisivi trasmessi durante Carosello nella neonata televisione italiana. Il successo continua fino alla fine degli anni novanta, e nel 2003 l’azienda entra a far parte del gruppo Campari.
Il prodotto viene rilanciato in ambito sia nazionale che internazionale interagendo con arte, lifestyle, moda e pubblicità, creando un’icona dell’italianità in tutto il mondo.
Ma come è fatto questo liquore?
L’Aperol è un prodotto alcolico italiano con una gradazione bassa (11°) dal colore arancione-rosso. È riconoscibile per il colore, il gusto caratteristico e il profumo accattivante. La ricetta della sua preparazione è un segreto custodito gelosamente, ma alcune componenti sono ben note: scorza di arancia amara, rabarbaro e radice genziana macerate nell’alcool. Al palato ha poca complessità, i toni dolci e amari si alternano, ma alla fine la dolcezza è prevalente. Percepibile la nota amarognola, con un finale neutro e pulito.
L’alcool risulta quasi impercettibile, sovrastato da sentori di agrumi, spezie e vaniglia. Il colore è un arancione molto intenso. Il retrogusto che tende (poco) all’amaro, deriva dalle erbe utilizzate. Nasce per piacere al grande pubblico (sia giovane, che maturo), soprattutto se utilizzato come componente nel mondo della miscelazione dagli alunni di Accademia Barman.
Spritz: storia e curiosità
La storia dello Spritz, è lunga e complicata da raccontare! Le informazioni provengono da diverse fonti.
Un precursore di questo cocktail esiste dal lontano 1815, nel periodo seguente le guerre Napoleoniche. Napoleone venne sconfitto e a regnare nel Veneto al suo posto subentra l’Impero Austriaco. La dominazione prosegue per circa 50 anni durante i quali, gli Austriaci, pongono le basi del celebre Spritz. I soldati erano soliti bere vino italiano con una “spruzzata” (Spritzer in tedesco), di acqua gassata. L’abitudine viene mantenuta dalla popolazione aggiungendo anche dei liquori prodotti localmente.
Facendo un salto temporale arriviamo al boom economico degli anni cinquanta e sessanta, in cui lo Spritz (acqua frizzante, vino o prosecco e Aperol) si diffonde in tutto il nord est Italia.
Nel 2003, il gruppo Campari decide di acquisire il Brand ed inizia la distribuzione globale. Per rilanciare il marchio, preparano uno spot con la ricetta che prevede l’utilizzo del prosecco. La protagonista è l’attrice Amanda Rosa Da Silvia, che conclude il video con la frase “happy Spritz, happy Aperol”.
Grazie alla diffusione dei prodotti con cui poterlo preparare e la semplicità di esecuzione il successo è immediato, facendo diventare l’Aperol Spritz il drink italiano più diffuso nel mondo.
Per un Barman è un gioco da ragazzi prepararlo e non necessità di grandi accortezze come altri cocktail. Veloce, semplice e piace a tutti! Basti pensare che è tra i primi cocktail ad essere insegnati in un corso barman
Aperol Spritz ricetta:
Questa è la ricetta suggerita dalla pagina ufficiale dell’azienda. In un bicchiere da vino capiente colmo di ghiaccio versare:
3 parti di Prosecco D.O.C. (9 cl)
2 parti di Aperol (6 cl)
1 Parte di Soda water (3 cl)
Completare con una fetta di arancia e mescolare delicatamente per non perdere l’effervescenza.
Consigli
In passato, veniva preparato in un bicchiere basso da long drink, mentre ora risulta visivamente quasi obbligatorio servirlo in un calice da vino. Per chi volesse prepararlo a casa non rappresenta una gran difficoltà e può aiutarsi per le quantità con un jigger (misurino graduato).