La storia della Caipirinha, il cocktail diventato bevanda nazionale del Brasile

La Caipirinha è un cocktail brasiliano, famoso per la sua semplicità e il suo gusto unico. La preparazione del Caipirinha, infatti, può essere appresa facilmente da chiunque frequenti un corso per barman professionale, dato che richiede appena tre ingredienti: cachaça, lime fresco e zucchero di canna; una formula che dà la vita ad un cocktail dal sapore rinfrescante ed agrodolce.

Nonostante la semplicità, questa bevanda è divenuta il cocktail nazionale simbolo del Brasile e viene apprezzata in tutto il mondo. Nel corso della sua storia, la Caipirinha ha accompagnato il Brasile durante importanti eventi storici ed ha subito variazioni e trasformazioni fino a dare vita ad un altro cocktail altrettanto apprezzato e rinomato: il Caipiroska.

Le origini della Caipirinha si perdono nei meandri del tempo: è certo che nacque in Brasile e che la sua creazione è da attribuire agli schiavi africani che lavoravano nelle piantagioni di zucchero di canna. Secondo la storia, questa bevanda nacque inizialmente dalla miscela della garapa, una bevanda non fermentata ricavata dagli scarti della produzione dello zucchero, con i pochi ingredienti su cui gli schiavi incaricati di lavorare la terra nelle piantagioni riuscivano a mettere le mani: miele, aglio e lime. La combinazione di questi ingredienti aveva un effetto ricostituente talmente forte da essere utilizzato perfino come medicinale per guarire da raffreddore, influenza e mal di gola.

Con il passare del tempo, la garapa venne sostituita dalla cachaça, un prodotto della fermentazione di succo dello zucchero di canna e la Caipirinha si diffuse anche tra popolazione locale del Brasile, al punto che la bevanda iniziò a subire le imposizioni e la tassazione del governo proibizionista portoghese. Questa situazione non venne però tollerata a lungo dai brasiliani, che diedero il via, nel 1660, a quella che venne chiamata la “Rivolta della Cachaça”, che portò al potere i produttori di questo distillato per ben cinque mesi.

Questa rivolta fu solo una delle tante che i brasiliani dovettero mettere in atto per ottenere l’indipendenza dai portoghesi, ma si racconta che quando finalmente venne ottenuta nel 1822, i contadini brasiliani brindarono proprio con la Caipirinha.

Come si prepara la Caipirinha?

Come detto, la Caipirinha è un cocktail sorprendentemente semplice che, però, è riuscito a conquistare il mondo intero grazie all’equilibrio dei suoi ingredienti. Nel corso della sua storia, la ricetta di questo cocktail ha subito diverse variazioni, e divenne il cocktail che prepariamo ancora oggi solo negli anni Trenta. Gli ingredienti, come accennato in precedenza, sono solamente tre, ma dosarli alla perfezione è il segreto per ottenere un’ottima Caipirinha.

I segreti della preparazione di questo e molti altri cocktail può essere appresa frequentando i corsi dell’Accademia Barman di Roma: occorre infatti essere abili nel pestare lo zucchero il lime e nel dosare con attenzione Cachaça e ghiaccio, in modo da ottenere il risultato migliore possibile.

Caipirinha: le variazioni sul tema

Una delle rivisitazioni più famose della Caipirinha e il Caipiroska: sostituendo la Cachaça con la vodka, infatti, si ottiene un cocktail dal sapore tendenzialmente più neutro, che quindi si è liberi di insaporire e aromatizzare come più si preferisce. Questa pratica non è rara, anzi: in tutto il mondo, i barman vengono formati per utilizzare al meglio la propria creatività. Il corso Barman Mixologist, ad esempio, fornisce a chi lo frequenta tutti gli strumenti per mescolare abilmente ingredienti e sapori al fine di ottenere cocktail personalizzati e unici.

La sede di Accademia Barman si trova a Roma in Via Rocca Priora n. 47 (Fermata della Metro A Colli Albani). Tutti i Corsi si svolgono nella nostra Accademia.