La cultura dei cocktail in Italia: dalle icone classiche alle creazioni più innovative

In Italia la tradizione enogastronomica è un aspetto fondamentale della cultura nazionale; tuttavia negli ultimi anni, il mondo dei cocktail è riuscito a guadagnare sempre più popolarità. Oltre ai celebri vini e liquori italiani, infatti, i cocktail hanno conquistato un posto d’onore nei bar e nelle feste di tutta la penisola e i corsi per baristi, corsi per barman e qualunque accademia barman ha visto un considerevole aumento di numero di studenti interessati ad imparare l’arte della preparazione di queste popolarissime bevande alcoliche.

In questo articolo andremo a elencare quali sono i cocktail più bevuti in Italia, partendo dalle icone classiche fino ad arrivare alle creazioni più innovative e scoprendo come prepararli per poterseli godere nei momenti di piacere e convivialità.

I cocktail classici

I cocktail classici sono le pietre miliari del panorama cocktail italiano: la maggior parte di essi ha infatti radici molto antiche e una storia ricca di aneddoti e leggende da raccontare. Tra i più popolari, è possibile trovare:

  • Aperol Spritz: originario del Veneto, l’Aperol Spritz è diventato un must dell’aperitivo italiano. Si prepara combinando Aperol, Prosecco e una spruzzata di soda in un bicchiere pieno di ghiaccio, per poi aggiungere una fetta d’arancia per completare questo drink dall’aroma leggermente amaro e fruttato.
  • Americano: nonostante il nome, l’Americano è di origine italiana ed è il predecessore del Negroni. Si prepara versando parti uguali di Campari e vermut rosso in un bicchiere pieno di ghiaccio, infine si completa con una spruzzata di soda. La sua natura leggermente amara lo rende perfetto per un aperitivo rinfrescante.
  • Negroni: questo cocktail italiano iconico è stato creato a Firenze nel 1919. Composto da gin, vermut rosso e Campari, è un mix amaro e dolce allo stesso tempo. La preparazione è semplice: riempire un bicchiere tumbler con cubetti di ghiaccio, versare parti uguali di gin, vermut rosso e Campari, quindi mescolare delicatamente e guarnire con una fetta d’arancia.
  • Bellini: creato a Venezia negli anni ’40, il Bellini è un cocktail a base di Prosecco e purea di pesca bianca. Per realizzarlo, si miscela la purea di pesca con una generosa quantità di Prosecco in un flute ben freddo. La dolcezza della pesca si unisce al frizzante del Prosecco per creare un’esperienza gustativa raffinata.

I Cocktail Innovativi

Oltre ai classici intramontabili, la scena dei cocktail in Italia è stata invasa da creazioni innovative e reinterpretazioni dei drink tradizionali. I barman spesso, infatti, si dedicano a sperimentare nuove combinazioni di sapori e ingredienti, spingendosi oltre i confini della mixology italiana. I cocktail di questa tipologia più famosi nel nostro Paese sono:

  • Spritz al Frutto della Passione: una variante dell’Aperol Spritz, questo cocktail vede la sostituzione dell’Aperol con il succo di frutto della passione. Il risultato è un drink più esotico, dal sapore fruttato e leggermente più dolce.
  • Rossini: questa versione del Bellini prevede l’utilizzo di purea di fragole al posto di quella di pesca. Il Rossini è perfetto per l’estate, grazie al sapore fresco e fruttato delle fragole.
  • Sbagliato: simile al Negroni, lo Sbagliato sostituisce il gin con il Prosecco. Il risultato è un cocktail frizzante e meno alcolico, ideale per chi preferisce un gusto più delicato.
  • Mule italiano: una variante italiana del famoso Moscow Mule in cui si utilizza la grappa al posto della vodka e aggiunge una spruzzata di succo di limone per un tocco di acidità.