Il ghiaccio nei drink: fondamentale per il successo di alcuni cocktail

Quando si tratta di cocktail, come viene insegnato in ogni corso bartender accademico o corso per barman mixologist (e come insegna anche Accademia Barman, specializzata in corsi professionali per barman e baristi) il ghiaccio è uno degli ingredienti più sottovalutati in assoluto ma che, alla fine dei conti, risulta essere di fondamentale importanza. A molti potrebbe sembrare una semplice aggiunta per raffreddare la bevanda, ma ciò che molti non sanno è che il tipo di ghiaccio che si sceglie e come lo si utilizza possono fare la differenza tra un cocktail mediocre e uno eccezionale. In questo articolo, andremo ad analizzare approfonditamente il ruolo fondamentale del ghiaccio nei cocktail, i suoi molteplici scopi e come sceglierlo con saggezza.

Il ruolo del ghiaccio nei drink

Il ghiaccio nei cocktail, come già accennato in precedenza, non è solamente un mezzo per mantenere la bevanda fresca, ma svolge numerose altre funzioni importanti: prima fra tutte quella del raffreddamento della miscela. Il ghiaccio, quando viene mescolato con gli ingredienti del cocktail, va infatti ad assorbire il calore, abbassando la temperatura della bevanda e rendendola piacevolmente fresca. Inoltre, durante il processo di mescolamento o agitazione del cocktail, il ghiaccio andrà a sciogliersi non tutto in una volta, ma in maniera lenta e graduale: questa diluizione controllata è un aspetto fondamentale per bilanciare il sapore e la forza dell’alcol, ma anche per aiutare a liberare gli aromi e i sapori degli ingredienti.

Oltre a ciò, il ghiaccio è un elemento importante in un cocktail dal momento in cui contribuisce attivamente a rendere il cocktail più pulito e chiaro, privo di impurità di qualunque tipologia, ma non solo: può anche migliorare l’aspetto visivo dei drink, conferendo un aspetto fresco e invitante. A questo proposito, infatti, il ghiaccio viene spesso utilizzato per decorare il bicchiere oppure come base per cocktail stratificati.

Le tipologie di ghiaccio da cocktail

La scelta del ghiaccio da inserire all’interno di un cocktail non dev’essere casuale, dal momento che influisce notevolmente sulla qualità e l’esperienza del cocktail stesso. In merito a questo, esistono diversi tipi di ghiaccio da considerare quando si va a scegliere quello da utilizzare per i drink:

  • Ghiaccio a cubetti: forse uno dei tipi di ghiaccio più iconici, il ghiaccio a cubetti classico è ampiamente noto e comunemente utilizzato per i drink serviti “”on the rocks,”” ovvero quei cocktail in cui la miscela viene versata direttamente sopra il ghiaccio, creando un raffreddamento graduale e un effetto visivo affascinante.
  • Ghiaccio tritato: il ghiaccio tritato è una varietà di ghiaccio spesso associata a cocktail come il Mojito o a quelli che rientrano nella categoria dei cocktail Frozen, tra cui il celebre Margarita Frozen. Questo particolare tipo di ghiaccio viene ottenuto triturando il ghiaccio in modo grossolano, utilizzando un pestaghiaccio o un blender elettrico ed è particolarmente adatto a quei cocktail la cui consistenza è simile a quella di una granita, contribuendo a creare una bevanda che non solo rinfresca, ma offre anche una piacevole consistenza.
  • Ghiaccio a sfera: questo tipo di ghiaccio è ideale per raffreddare rhum, whisky e tutte quelle bevande pregiate che necessitano di rimanere fredde a lungo. Il ghiaccio a sfera, infatti, si scioglie molto lentamente e permette anche allo strato inferiore del bicchiere di raffreddarsi.

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